 | Da Terni,percorrendo la strada statale Valnerina, si giunge dopo circa sette km alla Cascata delle Marmore: inserita in uno scenario naturale di grande bellezza, in realta' e' un'opera artificiale dovuta ai Romani, che avevano avuto lo scopo di bonificare la zona. In quell'epoca, infatti, il fiume Velino si estendeva in una vasta araea, creando acque stagnanti e zone paludose. Allo scopo di far defluire queste acque, il console Romano Manlio Curio Dentato, fece scavare nel 271 a.C. un canale per convogliarle verso la rupe di Marmore e farle precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri (sono le cascate piu' alte in Europa), nel sottostante fiume Nera. Nel 1787 l'architetto ternano Andrea Vinci trovo' la soluzione per scongiurare l'impaludamento della piana reatina nei periodi di piena del fiume Velino: un taglio diagonale sul secondo balzo della cascata permetteva un miglior deflusso delle acque nel fiume Nera. |
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